Le strade secondarie | Elena Bordoli, Cassandra Eustace, Roseanne Lynch
a cura di Laura Fattorini
Ex Chiesa di San Pietro in Atrio (via Odescalchi n.3, 22100 Como)
15 luglio 2018 – 5 agosto 2018
dalle ore 12.00 alle ore 20.00
Le tre artiste, attingendo dalla storia dell’arte, dal Razionalismo e dal Bauhaus, dopo un primo incontro avvenuto a Cork (Irlanda) inventano nuove immagini intrecciandosi tra loro in un dialogo a distanza. Le opere sono il risultato di una sperimentazione artistica che passa attraverso la loro dimensione più intima e personale.
LA MOSTRA:
Il filosofo Robert M. Pirsig, nel libro “Lo zen e l’arte della manutenzione della motocicletta”, racconta di un viaggio intrapreso su strada insieme al figlio. Guidando la sua motocicletta, il panorama intorno a lui e i vari accadimenti gli permisero di sgomberare la mente e quindi di riflettere su altro. Il romanzo diviene così la cronaca di un cammino interiore, di un percorso iniziatico a tappe dove, di tanto in tanto, potersi ritrovare. Secondo l’autore, inoltre, era percorrendo le strade secondarie che realmente gli fu possibile sospendere ogni giudizio e lasciare che a ispirarlo fosse solo la verità. Perché le strade secondarie sono diverse da quelle principali; è sulle strade secondarie che “ci preoccupiamo più di come passiamo il tempo che non di quanto ne impieghiamo per arrivare: l’approccio cambia completamente”.
Accompagnati solo dal percorso, tra paesaggi interiori e ritratti di mondo, la meta diviene un punto indefinito all’orizzonte. Al contrario però, fondamentale importanza acquisisce l’attimo presente, quello stare in un tempo che smette di scorrere. In una metafora, l’impressione di vivere qui e ora e che nient’altro stia esistendo descrive un aspetto molto preciso del lavoro dell’artista: il prima e il dopo sono scanditi solo dalla gestualità, dall’evento e dall’immaginazione. Ed è proprio a partire da questi momenti di puro abbandono alla bellezza che le artiste Elena Bordoli, Cassandra Eustace e Roseanne Lynch raccolgono il proprio vissuto, attraversano lentamente la loro dimensione più personale ed esprimono l’analisi di se stesse realizzando opere d’arte.
“Le strade secondarie” non è conoscere, ma è sentire che ciò che abbiamo dentro ha smesso di ignorarci. È un camminare per sottrarsi all’anonimo e per riempire di significati le cose senza aver fini da raggiungere. Le artiste osservano, attingono e laddove l’immagine si fa astratta, laddove è estrapolata dall’inconscio, riporta di un tentativo di decodificazione dell’io che si fa materia. Le opere d’arte in mostra restituiscono all’estetica il piacere del fare, del fare e basta senza scopo, che permette però di leggere tra le forme pagine di noi stessi e pagine di realtà.
La mostra è un progetto di Caravan SetUp. È realizzata in collaborazione con il Comune di Como, con il contributo di CIT CRAWFORD COLLEGE OF ART AND DESIGN (Cork, Ireland), DANZO S.R.L. (Vicenza, Italy), RISTORANTE DA PIETRO (Como, Italy), OREFICE & CORTI APPARECCHIATURA S.R.L. (Como, Italy), STUDIO DOTT. STEFANO PENNESTRÌ (Como, Italy) e in partnership con GELATERIA PASTICCERIA LUISITA (Como, Italy) e IXXI STUDIO (Como, Italy).