Il titolo evocativo scelto dall’artista e l’originalità delle opere esposte evidenziano la ricchezza dell’itinerario artistico ed umano della pittrice.
I soggetti si riferiscono al mondo delle narrazioni e delle fiabe, custode di una sapienza tanto antica quanto profonda, al gioco, ai sogni, a immagini estrose in cui realtà e fantasia si confondono, rappresentati in modo intenso e lieve, come lo sguardo da cui scaturiscono, penetrante ma delicato e poetico. Minuscoli esserini stilizzati, soprannominati dalla pittrice “acari”, un po’ dispettosi, impertinenti e giocosi, completano scherzosamente molte composizioni, quasi a simboleggiare i pensieri improvvisi, ironici e divergenti che si insinuano nella nostra mente razionale e che spesso respingiamo o teniamo celati. L’artista esprime una sensibilità che si richiama all’innocenza infantile, intesa come atteggiamento aperto, curioso, di meraviglia di fronte alla realtà che non è mai univoca e lineare.
Michela Banfi è un’artista che ha saputo coniugare una ricerca artistica elaborata e in continua evoluzione con un percorso interiore teso a costruire una propria umanità piena e fiduciosa verso la vita.
Dopo un periodo di insegnamento nella scuola primaria, si è dedicata esclusivamente alla pittura, con passione e studio costante, sotto la guida del maestro Vanni Saltarelli. Pregevole disegnatrice, acquisisce fin dall’inizio un tratto nitido e sicuro, senza tentennamenti e incertezze. Concentra la sua attenzione sull’uso ed elaborazione del colore, sull’impiego di materiali differenti, si cimenta con tecniche diverse e sperimenta formati disparati. La competenza tecnica connessa a una forte carica creativa ha consentito la maturazione di uno stile personale particolarmente originale. Sfondi monocromatici, spesso bianchi e luminosi, conferiscono risalto alle figure che emergono a volte fluttuanti, a volte rinvigorite da colori caldi e sgargianti. Dai dipinti emana un sentimento di gratitudine verso la vita di cui vengono colte ed espresse le continue possibilità di trasformazione e rinnovamento.
In questa mostra, tra le tante singolari opere esposte sono presenti, una striscia di bambini nel tempo lunga 7 metri, un’enorme luccicante arca di Noè su sfondo blu che salva il prezioso testo del Piccolo Principe, una composizione di 36 piastrelle con riferimenti a famosi pittori, una “Freccia rosa” carica di donne e bambine, in partenza per chissà quale misterioso destino. Nell’angolo dei Pinocchi, 6 tele rappresentano con un’originalità creativa straordinaria, immagini e dettagli del popolare burattino.
L’allestimento nella suggestiva sala del Broletto, valorizza ed esalta l’incanto che traspare da ognuna di queste opere, che possono essere osservate e riosservate, guardate e immaginate come in un caleidoscopico spazio, da cui trarre risonanze interiori che invitano a risvegliare l’energia creativa del bambino riposto in ogni essere umano, in ogni fase della vita.
dove: Broletto, Piazza Duomo
Orari: martedì-venerdì 10.30-12.30 / 13.30-17
sabato e domenica 10.30-12.30 / 13.30-18.30
Inaugurazione sabato 5 novembre ore 17