L’associazione culturale LarioIn, sempre propositiva nel mondo dell’arte, presenta una doppia mostra a Como e Varese che rende omaggio ai prodigi e alle fantasticherie di Walter Tacchini, artista di La Spezia dal respiro internazionale. Fino all’11 settembre nei saloni della Banca Generali Private in Lungo Lario Trento a Como e al Museo Castiglioni di Varese, sono esposte quasi 100 opere tra quadri materici e sculture nelle mostra “ARCHETIPI DANZANTI” a cura di Debora Ferrari e Luca Traini con Marco Castiglioni e l’allestimento di Sara Conte
Nelle sculture di Tacchini c’è il segno di una grande stagione della cultura europea che si muoveva tra Sartre, le sorelle De Beauvoir, Cocteau e Jacques Prévert di cui fu amico. Oggi ottantenne sempre dedito alla creazione con una verve ineguagliabile (sculture, quadri e mobili rigenerati con Liguria Vintage e le opere da Crastan), a vent’anni Walter ha scoperto che le mani erano un efficace strumento di creatività e quindi ha cominciato a dipingere, fare statue, scolpire la pietra, intagliare il legno, giocare con qualsiasi materia malleabile.
La svolta della sua vita avvenen agli inizi degli anni Sessanta quando la ditta Tacchini era impegnata nella costruzione della nuova casa di Franco Fortini e di sua moglie Ruth a Bovognano. «Verso il 1962-63 Le Corbusier – racconta Tacchini – venne da Fortini, di cui era amico. È in quell’occasione che lo conobbi e che apprezzò il lavoro che facevo con mio padre. Mi fece guardare verso Carrara, verso le cave, e mi disse: “Tu sei uno scultore nato, perché non ti dedichi alla scultura?”.
E’ così che Tacchini nel tempo elabora una vena creativa molto personale, dedita al recupero di forme e archetipi ancestrali, ispirati sia alle Steli antropomorfe di 5.000 anni fa come quelle della Lunigiana, sia alle maschere tipiche come nella tradizione del Carnevale storico di Ameglia dell’Omo ar Bozo che lui stesso risveglia e rinvigorisce coi suoi costumi.
Con la mostra “ARCHETIPI DANZANTI” presenta una personalità dalla verve ineguagliabile, capace di esprimere quotidianamente tutta una serie di creazioni originali che spaziano dalla pittura alla scultura, giocando con qualsiasi materia malleabile.
Dai manifesti per il Teatro di Strada di cui è artefice insieme ai grandi nomi europei, ai quadri, alle maschere, alle sculture che realizza anche per enti pubblici come recentemente a Lerici, alle Uova e ai mobili rigenerati di recente creazione, usando molteplici materiali dalla ceramica al legno.
In particolare a Como sono esposti i quadri materici che ci riportano al valore del simbolo e alla sua interpretazione contemporanea, sul tema del tempo e della luce, elegante e poetica per un totale di quasi 100 opere nelle due sedi.
12 luglio – 11 settembre 2022
a cura di Debora Ferrari e Luca Traini con Marco Castiglioni, allestimento Sara Conte
Banca Generali Private, Lungo Lario Trento 9 -Como
Ingresso gratuito
Orari di apertura della filiale, telefono: 031-3254611