Sarà inaugurata oggi alle 17, la mostra “Ophelia, annegamento di un ghiacciaio”,del fotografo Brunelli a cura di Milly Pozzy
Oghelia, annegamento di un ghiacciaio è il titolo della mostra fotografica di Luca Brunelli, a cura di Milly Pozzi aperta da oggi al 30 marzo presso Ca’ di Fraà nel parco municipale di Casnate con Bernate.
«Nell’opera di Shakespeare – scrive Brunelli – Ofelia è una giovane ragazza aristocratica che sperimenta la delusione dell’abbandono e il ripudio dell’amore da parte di Amleto, che credeva puro e disinteressato. Spinta dal tradimento sull’orlo della pazzia, sprofonda tra le acque di uno specchio d’acqua poco dopo aver raccolto dei fiori. Nelle intenzioni di questo progetto fotografico Ofelia impersonifica il ghiacciaio e, più in generale, la Natura abbandonata da Amleto, emblema dell’uomo che con le sue azioni forsennate provoca il surriscaldamento della Terra. Viene così simbolicamente rappresentato il consumarsi del ghiaccio che, una volta trasformato in una massa d’acqua, tracima inesorabilmente a valle e confluisce nel lago in cui Ofelia muore per annegamento. Il progetto si sviluppa in tre atti che corrispondono ad altrettanti scenari: ghiacciaio, fiume e lago. Nel primo atto si assiste all’agonia del ghiaccio sotto la pioggia, nel secondo al tentativo di trattenere l’acqua, nell’ultimo alla tragedia dell’annegamento… O forse no: nella foto c’è traccia solo del vestito che galleggia sulle acque del lago…».
Le foto – “interpretate” da Sonia Cucco – sono state scattate tra settembre e dicembre 2019 sulle pendici del ghiacciaio del Ventina in Valmalenco, nei pressi del torrente Lanza a Valmorea, in provincia di Como, e sulle sponde del Lago di Como presso Domaso.
LUCA BRUNELLI
OPHELIA, ANNEGAMENTO DI UN GHIACCIAIO
a cura di Milly Pozzi
17 – 30 marzo 2024
Ca’ di Fraà – piazza San Carlo Casnate con Bernate
orari:
dal lunedì al venerdì 16.30 – 18
sabato e domenica 10.” – 12.00 e 15.00 – 18.00
Luca Brunelli (Como, 1972) la passione per la fotografia emerge in età adulta, con la Reflex del padre, e si consolida tra formazione e sperimentazione. Si forma come fotografo con Karen Berestovoy e approfondisce poi la sua tecnica e il suo linguaggio frequentando i corsi dell’Istituto Italiano di Fotografia di Milano e diversi laboratori creativi. Attualmente sta sperimentando tecniche di stampa diretta quali la cianotipia e la palladiotipia, nell’ambito di un percorso di ricerca sul versante materico della creazione fotografica. Ha all’attivo diverse mostre personali.