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Il 3 marzo 1956 Piero Calamandrei, avvocato, uno dei più autorevoli tra i padri costituenti, pronuncia davanti alla Corte del Tribunale di Palermo l’arringa in difesa di Danilo Dolci, educatore e intellettuale non violento, accusato di occupazione di suolo pubblico e resistenza a pubblico ufficiale per avere guidato un’iniziativa non violenta di occupazione del latifondo da parte di braccianti siciliani.
La rievocazione di questo episodio tramite le parole di Calamandrei introduce a una riflessione sui valori fondanti della nostra Costituzione e su quanto sforzo sia costato il tentativo di applicarli realmente nella vita politica e sociale della nostra Repubblica.
L’evento è promosso e sostenuto dall’Associazione Giustizia e Democrazia