StreetScape7 Ciclotour

Date Evento
Il 20 ottobre
Dalle 11.00
Date Evento
Ingresso

Evento concluso

StreetScape7 Ciclotour

Ritorna a Como, in occasione della settima edizione di StreetScape, mostra pubblica di Urban Art diffusa nelle piazze e nei cortili della città, l’appuntamento con il Ciclotour, in collaborazione con Como Servizi Urbani Srl.

20 Ottobre ore 11

PROGRAMMA:
✔️Ritrovo fuori dall’Autosilo Tribunale
Via Adriano Auguadri 1, 22100 Como CO

✔️Possibilità di affitto gratuito di biciclette da adulto grazie a Centro Servizi Urbani srl (indipendentemente dal parcheggio dell’auto nell’Autosilo).
✔️Visita guidata alle 9 installazioni a cura di Chiara Canali e Ivan Quaroni curatori del progetto.
✔️Durata: 1 ora e mezza circa.
✔️Costi: il Ciclotour è totalmente gratuito.

Il tour verrà effettuato anche in leggere condizioni di mal tempo e pioggia.

Durante StreetScape Ciclotour, i curatori Chiara Canali e Ivan Quaroni accompagneranno i visitatori alla scoperta delle opere di Paolo Grassino, Ufocinque, Corrado Bonomi, Andrea Zamengo, Rendo, M-City, Liu Ruowang dislocate in vari punti del centro storico di Como.

ELENCO ARTISTI E LOCATION:

1. RENDO → Serre di Piazza Martinelli
2. PAOLO GRASSINO → Portico del Broletto, Piazza Duomo
3. ANDREA ZAMENGO → Stazione di Como Lago
4. FLORENCIA MARTINEZ →Chiostrino Artificio
5. UFOCINQUE → Bacheche e Cortile del Comune di Como
6. LIU RUOWANG → Cortile del Museo Archeologico Paolo Giovio
7. ZIO ZIEGLER → Affissione Via Oltrecolle/Castelnuovo
8. M-CITY → Cortile Interno della Pinacoteca Civica, Palazzo Volpi
9. CORRADO BONOMI → Cortile della Biblioteca Comunale

ARTISTI:

Paolo Grassino, esporrà nel cuore della città, il Portico del Broletto, la scultura “Cardiaco”, un cuore da laboratorio ingrandito e fuso in metallo. “Un cuore fuori misura e artificiale – afferma lo stesso artista – che ha perso il corpo che lo ospitava. Guscio che contiene il vuoto. Quando l’ingegneria genetica diventa controllo del corpo, il suo colore è nero”.

Matteo Capobianco, in arte Ufocinque, espone nel Cortile del Comune di Como l’opera “La leggenda del Lariosauro e altre storie comuni” in cui indaga la storia del territorio lariano attraverso l’utilizzo di differenti strati di carta, traslando personaggi e riferimenti storici in sagome in scala di grigi, sagome che nascono una dentro l’altra, ricreando una profondità illusoria su di un elemento bidimensionale come la superficie delle bacheche murali del palazzo comunale.

Corrado Bonomi dialoga con lo spazio del Cortile della Biblioteca Comunale, realizzando un roseto costituito da tubi irrigui da giardino color rosso e da sottovasi in plastica verde saturo. Questo lavoro, che fa parte del ciclo Se son rose sfioriranno, è dedicato al mondo naturale, al rapporto Uomo-Natura e rappresenta l’istanza tragicomica e semiseria un’urgenza planetaria e antropologica. Anche quando usa oggetti di produzione industriale, per lo più fatti di plastica, Bonomi è impegnato in una sorta d’imitazione ironica dei meccanismi naturali, della fenomenologia della natura, in una dimensione che non è quella di critica nei confronti dell’accumulo, ma di consapevolezza del nuovo ruolo assunto dall’utilizzo del materiale plastico anche all’interno del micro e macrocosmo.

La Stazione di Como Lago ospita, invece, l’installazione luminosa di Andrea Zamengo, intitolata Follow your heart, che raffigura ancora una volta un cuore composto da numerose sfaccettature, prodotte dalle diverse incidenze della luce sulla superficie, che rappresentano la moltitudine di visitatori di differente estrazione sociale, paese, colore e usanze, personalità diverse riunite in un unico evento legate inevitabilmente da un sentimento comune, l’amore per l’arte.

Di Zio Ziegler, enfant prodige della street art californiana, è l’affissione Senza titolo esposta presso gli impianti di via Oltrecolle e via Castelnuovo, un lavoro, caratterizzato da un rigoroso uso del bianco e nero e da un segno marcato, di sicuro impatto visivo, realizzato in occasione della sua prima mostra in Italia.

Le Serre di Piazza Martinelli, tradizionalmente riservate ai lavori bidimensionali, quest’anno accolgono un’opera di Rendo Art, artista che esplora le potenzialità di pitto-sculture, sculture bidimensionali o tridimensionali che gli permettono di raffigurare con una maggiore libertà espressiva strutture spaziali e concetti astratti, che a volte diventano complessi sistemi di narrazione. La sua “Dangerous attraction” si presenta come un ambiente labirintico composto da edifici colorati con tinte rassicuranti a spray (giallo, arancione, viola) che invitano lo spettatore ad avvicinarsi all’opera, al cui centro si nasconde un volto.

Il cortile del Museo Archeologico Paolo Giovio ospita la scultura Original Sin dell’artista cinese Liu Ruowang, che icarna, come molte sue opere dedicate al mondo animale, il sentimento di una natura offesa, ferita dalle profonde alterazioni recate all’ecosistema da un incontrollabile processo di antropizzazione. Vincitore nel 2016 del Premio NordArt in Germania, Liu Ruowang è considerato uno dei maggiori scultori cinesi contemporanei, presente in importanti collezioni e in musei e fondazioni internazionali.

Lo street artista polacco Mariusz Waras aka M-City, occupa il Cortile interno della Pinacoteca Civica con l’opera “Pomnik Konny”, una gigantesca scultura gonfiabile sul modello delle statue equestri del Rinascimento. Il suo monumento, però, rappresenta cavallo e cavaliere sotto forma di giocattolo gonfiabile color arancione. L’opera si gonfia e si sgonfia pneumaticamente, innalzandosi e cadendo in maniera ritmica per ricordarci la sorte che la maggior parte dei monumenti subisce a causa dei cambiamenti storici e politici. Con questo lavoro, l’artista affronta una riflessione sulle dispute ideologiche nello spazio pubblico e, in particolare, sull’ascesa e il rovesciamento delle parti politiche e dei loro monumenti celebrativi.

Nel Chiostrino Artificio l’artista argentina Florencia Martinez presenta “Home-una casa nell’albero”, scultura in tessuto cucito e ricamato a mano che riflette i motivi della sua recente ricerca artistica, incentrata sul ritorno a una dimensione di artigianale manualità del fare artistico. Accompagnano l’opera una selezione di lavori dell’artista per quella che è a tutti gli effetti una piccola mostra personale collocata nelle sale al piano terra del Chiostrino Artificio, che inaugura Sabato 6 ottobre alle 17.00.