I social network hanno modificato il modo di fare politica. Elettori e uomini politici sono sempre più direttamente connessi tra loro, senza mediazione alcuna. Il politico è al centro della notizia e la stampa non ne controlla più la scelta delle informazioni.
I social network sono diventati una grandissima risorsa, utile se utilizzati in modo corretto; possono rivelarsi, invece, una seria minaccia se i contenuti veicolati in rete provengono da fonti non affidabili o tendono a disinformare.
Anche gli uomini politici possono “cadere nella rete” e diventare essi stessi vittime del sistema: la sottovalutazione degli aspetti di sicurezza informatica, la presenza di vulnerabilità tecniche o comportamentali, possono pregiudicare il successo politico, ad esempio consentendo la divulgazione di segreti o dati particolarmente critici e sensibili (si ricordi il caso di Hillary Clinton durante la sfida elettorale contro Donald Trump).
Altri elementi stanno entrando in gioco nel nuovo modo di fare politica, ad esempio chatbot, intelligenza artificiale.
Siamo pronti a una nuova era tecnologica? La sovranità apparterrà ancora al popolo?
Di quanto sopra e di altro ancora parleremo con il professor Giovanni Ziccardi, autore di “Tecnologie per il potere” (Raffaello Cortina Editore, Milano, 2019), avvocato, giurista, professore di Informatica Giuridica presso l’Università degli Studi di Milano.
Interverrà anche Giuseppe Rigamonti, assessore alla cultura del Comune di Lipomo.
L’evento, curato da (ISC)2 Italy Chapter*, sarà introdotto da Maurizio Tardanico, appartenente al gruppo di lavoro “Educazione alla sicurezza informatica” presente all’interno dell’associazione in parola.
* (ISC)2 – The International Information System Security Certification Consortium.