Niente da fare per la San Bernardo Cantù. Niente da fare anche in una gara2 di finale play-off giocata meglio – anche se a “fiammate” – rispetto a gara1. Ma pur sempre dominata da una cinica e spietata Trieste trascinata dal suo americano Reyes (autore di 32 punti, Mvp del match), dall’esperienza di Filloy e da Ruzzier. Cantù parte spinta da un PalaDesio straboccante di entusiasmo, colorato di bianco ed azzurro sugli spalti: colpo d’occhio bellissimo, entusiasmo ed incitamento costante. Parte e va subito sotto, come in gara1.

I brianzoli faticano contro una Trieste che sembra prendere subito il largo. Reyes si fa sentire subito, Cantù è solo Hickey nel primo quarto. Lui e poco altro. Faticano tutti, da Baldi Rossi a Bucarelli. Poi entra Moraschini e le cose sembrano svoltare: il giocatore si mette subito in evidenza a differenza di martedì e sembra tenere il passo degli avversari. Ma non basta un Ricky ritrovato (e 13 punti per lui alla finer) a dare la scossa alla San Bernardo che continua a restare in partita, ma ad inseguire. In gara si, ma a fatica. A strappi. Cantù va a “folate”: un pò subisce ed un pò reagisce: al riposo sotto si 4 punti. Si può ancora riaprire tutto.

Il fatto è che Trieste torna in campo con tutta la carica dei primi due tempi. E non sbaglia nulla anche nel terzo pur se Cantù recupera altri due punti: all’ultima pausa -2 per Baldi Rossi e soci. Il naso avanti, la San Bernardo, lo mette in un infuocato avvio di ultimo quarto con la bomba di un Hickey sempre lucido e presente. Avanti pochi secondi, poi una bomba di Reyes rimette avanti Trieste. E gli avversari restano avanti per il resto della gara. Finale con qualche errore di troppo di Bucarelli, MOraschini e capitano Baldi Rossi: palloni persi e scelte sbagliate. Sbaglia anche Young sotto canestro ed i rimbalzi sono quasi tutti di una Trieste spietata, ma perfetta anche stasera. Serie sul 2-0 per i giuliani che ora hanno due match-ball in mano per la A1: il primo lunedì 10 a casa loro, il secondo eventualmente ancora settimana prossima sempre a Trieste. E per Cantù il sogno A1 sembra allontanarsi. Non in modo definitivo, ma di parecchio. Peccato davanti ad un pubblico trascinante e meraviglioso.

(foto e video Mario Camagni per CiaoComo)

ACQUA S.BERNARDO CANTÙ – PALLACANESTRO TRIESTE 73 – 83 (12-24, 23-15, 21-19, 17-25)

Acqua S.Bernardo Cantù: Baldi Rossi 12, Berdini, Nikolic 10, Nwohuocha N.E., Tarallo N.E., Bucarelli 11, Hickey 14, Burns 2, Moraschini 13, Young 8, Tosetti N.E., Cesana 3.

Pallacanestro Trieste: Bossi, Filloy 5, Reyes 32, Deangeli 4, Ruzzier 10, Camporeale N.E, Candussi 11, Vildera 6, Ferrero, Menalo 5, Brooks 10.

Arbitri: Radaelli, Moretti, Barbiero.

IL COMMENTO DI COACH CAGNARDI

“Fa male, perché siamo 0-2. ci abbiamo provato in tutti i modi e questa sera non ho niente da recriminare ai miei ragazzi. Hanno dato fondo a tutte le energie e ci hanno provato, senza riuscirci. Fino ad ora abbiamo affrontato una squadra che ha sbagliato veramente poco. Nei momenti in cui noi siamo stati bravi a chiudere le maglie difensive e quando ci siamo riavvicinati, ci hanno sempre punito con un rimbalzo d’attacco o con un canestro. Hanno preso 16 rimbalzi offensivi, che non sono frutto di disattenzioni, a parte un paio di volte, ma sono frutto di una lotta fisica che li vedeva avvantaggiati sotto le plance.

È chiaro che siamo spalle al muro, però è anche vero che servono tre vittorie per vincere questa serie. I nostri avversari sono a due vittorie, sono vicini a prendere questa promozione, però non è ancora finita. È chiaro che deve succedere qualcosa e siamo noi che dobbiamo provare a fare succedere qualcosa. Ci proveremo, domenica partiamo e lunedì abbiamo una gara 3 in cui faremo di tutto per farla nostra”.

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